Dopo la grave sconfitta contro il Trapani, iniziano in tv e sui giornali i “processi del lunedì” di chi vuole cambiamenti sulla panchina, le accuse e le analisi da bar si sprecano. Fa parte del gioco. In questi casi occorre partire dai dati oggettivi per capire che cosa potrà fare il Lecce per raggiungere la promozione. E la realtà è semplice quanto disarmante: il Trapani, capolista, ha a disposizione 27 punti, il Sudtirol 30, il Lecce solo 24. Il Lecce, tra le tre di testa, è l’unica infatti che deve osservare ancora un turno di riposo, e gli altoatesini devono recuperare una partita. Possono bastare?
Una risposta si può dare analizzando il calendario dei salentini che non sembra il peggiore fra le tre squadre che si giocheranno la promozione. Non sono ammessi passi falsi, cioè i giallorossi devono vincere sempre. Una pressione psicologica enorme che pesa e peserà ancor di più dopo la sconfitta interna contro i siciliani.
Intanto dagli spogliatoi si leva la voce di Ledian Memushaj che esprime parole di fiducia e di consapevolezza della nuova situazione: «È stata una brutta sconfitta che non ci voleva, però, mancano ancora tante gare alla fine e può succedere di tutto. Prima della gara contro il Trapani eravamo primi e il nostro destino dipendeva solo da noi, ora per forza di cose dobbiamo guardare anche agli altri».
«Dobbiamo cercare la rimonta, – dà la carica il centrocampista giallorosso – guardandoci anche dietro perché anche il Sudtirol è lì. La gara contro il Trapani era importantissima, ma non decideva di certo il campionato, visto che abbiamo a disposizione ancora otto partite. Sinceramente mi aspettavo che il Trapani disputasse la partita che ha fatto, è una squadra che non lascia giocare e sono bravi nelle ripartenze. I tifosi sono delusi, come lo siamo noi, ma posso assicurare che come squadra ce la metteremo tutta con il massimo impegno».
La gara Lecce-Lumezzane, in programma domenica 10 marzo sarà diretta dall’arbitro Antonio Rapuano di Rimini.