Da tempo si parla della Lupiae Servizi, l’azienda partecipata dal Comune di Lecce, che rischia di mandare a casa i suoi 290 dipendenti a causa di una grave crisi di liquidità. Imputato numero di questa situazione è però lo stesso Comune che non paga con puntualità la società.
Il direttore generale della Lupiae, Pietro Scrimieri, nei giorni scorsi aveva spiegato chiaramente la situazione: «Il Comune non riesce a pagarci e noi siamo in forte difficoltà. Non si riescono a garantire gli stipendi, non si sa come affrontare le spese, non si pagano i fornitori. Da parte nostra, invece, stiamo tenendo fede agli obblighi assunti con l’attuazione di tutte le misure previste dal piano di razionalizzazione dei costi e tagli severi su tutti i fronti. Riusciamo anche a fare degli utili, ma non abbiamo più neppure un’auto aziendale. La situazione non può andare avanti in questo modo».
Fin qui la realtà emersa nei giorni scorsi. Ieri è venuto a galla però un fatto che mette in evidenza quanto poco i nostri amministratori tengano al bene comune. Il un articolo apparso sul Corriere del Mezzogiorno dal titolo «Tagliare le consulenze per pagare gli stipendi» a firma di Antonio La Rocca si mettono in evidenza alcuni sprechi di cui è autore proprio il Comune di Lecce.
«La giunta negli ultimi due anni – si legge nell’articolo – ha concesso sessanta consulenze esterne, di cui 21 a carico del bilancio municipale per un importo complessivo di 324 mila euro. Tanto risulta dal sito internet istituzionale».
Questo per gli anni passati. Ma dall’inizio del 2013 il Comune avrebbe concesso incarichi esterni per un valore di 53550 euro. Fra queste spicca una consulenza di poco più di 45 mila euro accordata all’avvocato Tiziana Bello per una collaborazione in materia penale.
Niente di male, se non esistesse già un ufficio legale del Comune con ben cinque professionisti. Nessun penalista fra questi? La materia “dei delitti e delle pene” non sembra essere l’unica per la quale l’ente pubblico intende rivolgersi a professionisti esterni. «Di recente, il Comune ha anche dato l’input – scrive La Rocca – per la formazione di una short list di avvocati esterni con specifica e comprovata competenza in materia urbanistica».
Dove sono finite le riduzioni degli sprechi? Pare che qui si taglino solo i posti dei lavoratori.