Si profila nel medio e lungo termine un’emergenza rifiuti per la Puglia. Sia chiaro: non siamo ancora ai rifiuti abbandonati nelle strade, come è avvenuto nell’estate del 2008 nel Salento.
La situazione rimane comunque complicata, dopo la chiusura, avvenuta nell’ottobre scorso, della discarica di Conversano, in contrada Martucci. Il sito è stato sequestrato dalla magistratura in seguito a una denuncia da parte di un ex dipendente che ha segnalato la presenza di rifiuti pericolosi seppelliti illecitamente nel sottosuolo.
La Guardia di Finanza ha iniziato anche a investigare anche sull’appalto che ha portato la società, in associazione con altre aziende, ad aggiudicarsi la realizzazione e la gestione dello stesso impianto complesso.
Alcune indiscrezioni riferiscono di un possibile contatto tra la Regione e i magistrati. Non sarebbe tuttavia attesa una soluzione a breve. Si è paventata così da subito la possibilità di un’emergenza per i 21 comuni del Sud-Est barese serviti dalla discarica.
I rifiuti dell’area sono stati portati dopo la chiusura di Martucci al punto di smaltimento di Brindisi. Un impianto particolarmente capiente e fra più virtuosi in Puglia nella raccolta differenziata.
I rifiuti della zona Sud di Bari appartenenti alla quota residua rispetto alla differenziata non vengono inviati come sono raccolti. Vengono prima trattati nell’impianto complesso che si trova accanto alla discarica sequestrata di Conversano.
Dal materiale raccolto (450 tonnellate al giorno) viene decurtato in peso di un ulteriore 30%. Con queste premesse, vista la capienza disponibile a Brindisi, la possibilità di vedere di nuovo i sacchetti per strada parrebbe remota nell’immediato.
Resta il problema di una soluzione a medio e lungo termine. Se la discarica di Conversano non riaprisse affatto, una soluzione di riserva potrebbe essere quella di Spinazzola. Anche questo impianto però non è indenne da indagini della magistratura.