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Fra le imprese prevale la sfiducia, ma…

parlamento_europeoAziende italiane divise fra sfiducia e speranza. Le imprese sono a una svolta, devono decidere di lasciarsi alle spalle la sfiducia e guardare al futuro con ottimismo.

Tra gli imprenditori ha fin qui ha prevalso il pessimismo sull’andamento della nostra economia per il 2013: il 42% ritiene che andrà peggio rispetto all’anno precedente e per il 52% andrà più o meno nello stesso modo, soltanto il 6% pensa che in qualche modo la nostra economia migliorerà.

Tra le principali emergenze da affrontare nell’immediato, gli imprenditori indicano la riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro (per il 90,5%), sulle famiglie (80,1%), le politiche in favore dell’occupazione (72,1%).

Per circa l’80% degli imprenditori – prosegue l’indagine – l’emergenza economica si affronta facendo ripartire il credito alle imprese e i consumi; per l’80% delle imprese la strada per fronteggiare le emergenze del Paese passa necessariamente dal taglio dei costi della Pubblica Amministrazione e dei costi della politica.

Un motivo di ottimismo viene dalla Commissione europea che ha dato il proprio via libera allo sblocco dei debiti delle pubbliche amministrazione nei confronti delle imprese in Italia. Il Tesoro si dice già pronto a intervenire. Finora i risultati ottenuti dal governo in tal senso hanno sbloccato appena qualche milione di euro a fronte di circa 70 miliardi di euro di debiti.

La Commissione si è detta anche pronta a cooperare con le autorità italiane per aiutare l’attuazione tecnica del piano di liquidazione del debito commerciale pregresso. Si ipotizza un piano di liquidazione, in attuazione della direttiva che impone un termine massimo di 30 giorni per i pagamenti della PA, che dovrebbe riportare in tempi brevi il debito pregresso a livelli fisiologici.

 

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