«Posso rimproverarmi di non aver dato al tecnico una rosa facile da gestire perché abbiamo tanti giocatori sullo stesso livello ed è inevitabile che ci sia sempre qualcuno di loro scontento».
Sono le parole che Antonio Tesoro, l’Ad del Lecce Calcio, ha espresso qualche giorno fa spezzando il silenzio stampa deciso dalla società salentina per i suoi dirigenti e giocatori.
Uno sfogo dopo molte le parole di critica, dette o solo alluse, che hanno sommerso l’allenatore Antonio Toma. Lo stesso Tesoro ha difeso la scelta di cambiare la guida tecnica della squadra. I numeri parlano a favore del nuovo mister.
Il Trapani ha fin avuto una media di 1,96 punti a partita contro quella di 1,85 del Lecce. Con la gestione Toma, infatti, il Lecce è passato da 1,78 a 2,12 punti a partita, i gol fatti sono passati da 1,73 a 2 e quelli subiti da 1,26 a 0,71.
Un miglioramento indiscutibile rispetto alla gestione Lerda. Con il nuovo tecnico la squadra ha portato a casa Toma cinque vittorie, due pareggi e una sconfitta contro il Trapani diretto concorrente per la promozione in serie B. Il dato più confortante è comunque la prestazione della difesa che ha abbassato drasticamente i gol subiti.
Eppure nonostante i buoni numeri il Lecce rischia di restare impantanata ancora un anno in Lega Pro. Si può solo sperare in un calo del Trapani? In suo passo falso con il Sudtirol che anche i salentini dovranno affrontare? Il rischio play-off è alto per molti motivi e non è sicuro che i giallorossi prevalgano negli scontri diretti con le avversarie del girone B. Un torneo dove il parterre dei contendenti è apparso più agguerrito rispetto al girone A.
Non resta che affidarsi alla sapienza tecnica di Antonio Toma, cui deve essere confermata sempre la fiducia dei dirigenti e di noi tifosi.