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Essere ricchi…e non accorgersene

case-italianeNonostante il potere d’acquisto in calo, le famiglie italiane sono ricche più o meno come le tedesche o le francesi. Da una lettura superficiale sembrerebbero addirittura più abbienti, ma hanno redditi decisamente inferiori. I nuclei familiari italiani sono comunque primi in Eurolandia in tema di debiti.

Il quadro emerge da un’indagine condotta per conto della Bce su un totale di 62mila famiglie (8mila in Italia) e i cui dati per la maggior parte sono riferiti al 2010.

In base alla ricchezza, le famiglie italiane spiccano nettamente sia rispetto alla media dell’area euro sia rispetto ai grandi partner: con 275.200 euro, infatti, si confrontano con i 230.800 della media di Eurolandia, i 195.200 della Germania e i 233.400 della Francia. Ma quando si va a misurare la ricchezza pro capite, più indicativa dell’effettiva realtà il divario si riduce notevolmente. I 108.700 euro di Italia e Spagna sono infatti di poco superiori ai 104.100 della Francia e ai 95.500 della Germania.

Le nostre famiglie segnano decisamente il passo quando si va a confrontare il livello dei redditi. Nell’area euro il reddito medio familiare annuo al lordo delle imposte e dei contributi è pari a 37.850 euro, poco più di 3mila euro al mese. Il valore più elevato si registra in Lussemburgo (più di 83.600 euro), quelli più bassi in Portogallo e Slovacchia (20.300 e 13.400 euro). Mentre l’Italia si piazza al nono posto (34.344 euro).

La situazione non cambia neppure quando ci si riferisce al reddito equivalente medio, ovvero una misura delle risorse disponibili a livello individuale che tiene conto della dimensione e della composizione del nucleo familiare.

In questo caso la media di Eurolandia è di 23.500 euro, quella italiana si ferma a 20mila euro (23.700 in Francia e 29.600 in Germania). Agli italiani va comunque l’alloro in materia di debiti: se il 43,7% delle famiglie dell’area euro si indebitano, in Italia si registra il valore più basso in assoluto, pari al 25,2%.

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