Boom di protesti a Lecce

lacambialeCrescono nel Salento le cambiali protestate. Sono precisamente 30.350 i titoli protestati nel 2012 nella provincia di Lecce per un valore di oltre 52 milioni di euro.

La fetta più consistente dei titoli protestati, sia per numero che per importo, è rappresentata dalle cambiali,  pari a 26.411 (87% dei titoli)  per un valore di circa 31 milioni di euro, corrispondenti al 59% del valore dei titoli protestati. Gli assegni pur costituendo il 10% dei titoli protestati, esattamente 3.094, coprono un valore di oltre 20 milioni di euro, corrispondente al 39% del valore complessivo.

Il valore medio degli assegni protestati nell’anno 2012 è stato di circa 6.551 euro, in forte aumento (+23,3%), rispetto allo scorso anno.  Circa il 71% dei titoli protestati ha un taglio inferiore a mille euro e il valore di questi titoli rappresenta il 17% del valore complessivo dei protesti. Così l’83% dell’ammontare totale dei titoli protestati si concentra nel 29% del numero dei titoli protestati.

Analizzando i dati per tipologia di titoli si osservano andamenti completamenti differenti: il 77% delle cambiali protestate ha un taglio al di sotto dei mille euro,  cambiali che rappresentano il 27% di quelle protestate. Gli assegni protestati hanno invece un valore più se il 28% di questi è compreso nella fascia da 5mila a 100mila euro, assorbendo il 52% del valore degli assegni protestati. Per la fascia superiore ai 100mila euro, sono risultati protestati solo 5 assegni, il 26% del valore totale degli assegni protestati.

È Bari la provincia in cui si registrano il maggior numero di protesti 43.082, per un valore di circa 108 milioni di euro, seguono Lecce e Foggia. In rapporto alla popolazione è Lecce la provincia con il maggior numero di protesti: 1 ogni 26 abitanti, segue  Brindisi 1 ogni 27, Bari 1 ogni 29 e Taranto e Foggia, rispettivamente 1 ogni 34 e 35 abitanti.

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