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Timidi segnali di ripresa

pmi_impreseDa qualche tempo i segnali dell’arrivo di una ripresa economica si stano moltiplicando con una certa insistenza. Nei giorni scorsi una prima buona notizia è arrivata dal Giappone dove l’indice Tankan del settore manifatturiero è balzato da -8 di marzo a +4 di giugno: si tratta del primo segno più dal 2011.

Poi è toccato all’Europa con i relativi sempre al settore manifatturiero: gli indici Pmi dei direttori d’acquisto delle imprese. Anche qui la sorpresa è stata positiva. L’indice europeo è salito di 0,5 punti, a 48,8. Siamo sempre sotto quota 50, cioè la soglia al di sotto della quale c’è contrazione economica, ma si tratta comunque di un miglioramento. Anche perché la ripresa è arrivata dai Paesi deboli: da Spagna (salita a 50,0 per la prima volta da 26 mesi), Italia (49,1, massimo da luglio 2011), Irlanda.

Poi è arrivato l’indice Ism Usa, sempre sul settore manifatturiero. E anche qui la sorpresa è stata positiva: l’indice è balzato a 50,9, superando di un centesimo le stime degli economisti intervistati da Bloomberg.

Gli esperti ci avvertono però che nonostante i dati positivi, l’economia mondiale resta debole. E la Cina rallenta. È quindi possibile che nei prossimi mesi anche il settore manifatturiero in Europa e Usa ne risenta.

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