Ritorno volentieri sul ruolo per lo sviluppo dell’economia italiana della Cassa Depositi e Prestiti. Per il triennio 2013-15 la Cdp investirà fondi per 95 miliardi di euro, il 6% del Pil, di cui 80 mld a favore di enti pubblici, territorio, infrastrutture e imprese. Nel periodo 2011-2013 CDP avrà nel frattempo già mobilitato risorse per 57 miliardi di euro.
A supporto degli investimenti pubblici produttivi, nel prossimo triennio verranno immessi nell’economia fino a 23 miliardi di euro. La Cdp cercherà di valorizzare le partecipazioni degli enti e il patrimonio immobiliare. Particolare attenzione sarà dedicata alla realizzazione di ulteriori investimenti nel social housing e verrà potenziato il supporto dei programmi di pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione.
Per le infrastrutture sono previsti fino a 9 miliardi di euro. Per la promozione delle piccole infrastrutture, in prevalenza greenfield, è allo studio la creazione di un fondo ad hoc. Per le principali reti energetiche del Paese intende promuovere la realizzazione dei programmi di potenziamento delle infrastrutture di rete, non dimenticando la parità di accesso degli operatori del settore
Consistente sarà il suo intervento per le Imprese: fino a 48 miliardi di euro destinati al supporto della crescita e dell’internazionalizzazione delle imprese e alla valorizzazione di asset strategici per il Paese. Svolgerà anche un ruolo per facilitare gli investimenti esteri in Italia, attraverso la joint venture di FSI con il fondo sovrano Qatar per il Made in Italy, la collaborazione con BEI e l’apertura del capitale della holding delle reti strategiche con mantenimento della quota di controllo.
Notevole è anche il supporto all’economia e alla promozione dello sviluppo del Mezzogiorno: nello scorso triennio sono state mobilitate e gestite dalla Cdp risorse per circa 20 miliardi di euro. Previsti interventi specifici per il consolidamento delle public utilities partecipate da enti locali, il potenziamento degli investimenti in social housing, anche promuovendo l’utilizzo fondi strutturali UE, il finanziamento diretto di infrastrutture portuali, viarie, ferroviarie e turistiche.