In periodo di crisi in nostri artigiani, commercianti, professionisti combattono ogni giorno una “guerra” dei conti, alla ricerca della tariffa telefonica più conveniente, di un affitto più contenuto; una quadratura contabile che stenta ad arrivare.
Il nostro governo per lanciare un forte segnale di vicinanza e per favorire la ripresa non trova di meglio che bastonare introdurre una normativa dal sapore statalista che obbliga all’adozione dei pagamenti elettronici, una nuova stangata alle già provate casse dei nostri piccoli imprenditori , che fra oneri di gestione e costi fissi può arrivare a costare 500 euro all’anno .
Una norma che come afferma l’Abusbef «non serve a combattere l’evasione fiscale ma soltanto a favorire gli interessi di banche e società esercenti le carte di credito».
Un pasticcio all’italiana, che non fa altro che rendere più complicata la vita di chi vuole lavorare e produrre.
MC