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Apprendistato, la Ue lancia la sua Alleanza

apprendistatoSi fa più nera la crisi sul mercato del lavoro: le assunzioni nel primo trimestre mostrano un calo del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2012, pari a 283mila avviamenti in meno.  Il calo investe tutti i tipi di contratto: dai rapporti di lavoro a tempo indeterminato diminuiti del 10,2%, alle collaborazioni (-25,1%), all’apprendistato (-22,2%), senza risparmiare i contratti a tempo determinato (-2,7%) che nella precedente rilevazione, riferita all’ultimo trimestre del 2012, rappresentavano l’unico segno positivo.

L’apprendistato resta ancora un canale poco utilizzato, fermandosi poco sopra i 60mila nuovi rapporti di lavoro (2,5%).

Proprio sul fronte dell’apprendistato si gioca una partita europea per il rilancio dell’occupazione giovanile con l’Alleanza europea per l’apprendistato, inaugurata nei giorni scorsi dai commissari europei Androulla Vassiliou (Istruzione, cultura, multilinguismo e gioventù) e La’szlo’ Andor (Occupazione, affari sociali e inclusione).  In particolare, saranno individuati i programmi di apprendistato più efficaci nell’Ue e saranno applicate le soluzioni più adatte per ciascuno Stato membro.

L’Alleanza promuove misure che saranno finanziate dal Fondo sociale europeo, dall’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile e da Erasmus +, il nuovo programma dell’Ue per l’istruzione, la formazione e la gioventù.

È stato dimostrato infatti che nei paesi che dispongono di efficaci sistemi di istruzione e formazione professionale, come Germania, Danimarca, Paesi Bassi e Austria, il tasso di disoccupazione giovanile è spesso più basso (nel marzo 2013 tassi più bassi si sono appunto registrati in Germania e Austria – entrambe con il 7,6% – e nei Paesi Bassi (10,5%), mentre i tassi più elevati erano quelli di Grecia (59,1% nel gennaio 2013), Spagna (55,9%), Italia (38,4%) e Portogallo (38,3%).

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