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Disoccupazione, vero spread fra Italia e Germania

disoccupazionegiovaniL’economia americana nel mese di febbraio ha creato 236mila posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione che scende al 7,7%, ai minimi degli ultimi quattro anni: era infatti dal dicembre 2008 che non si registrava un livello così basso.

La realtà è andata oltre le previsioni che accreditavano invece solo 160mila nuovi posti di lavoro. Una ripresa solida sta quindi investendo l’economia americana che dal picco del 10% del 2009 sta ora uscendo dalla crisi. Il settore privato ha creato in febbraio 246mila posti di lavoro mentre il settore pubblico ne ha eliminati 10mila. Nel settore dei servizi sono stati creati 179mila posti e in quello delle costruzioni 48mila.

Il divario fra Europa e Stati Uniti si sta via via allargando: le due economie nel 2009 avevano lo stesso tasso di disoccupazione del 10%, ma negli Usa ha poi incominciato a calare e in Europa a salire. Ormai i disoccupati nell’area euro sono quasi il 12%: nel complesso Eurostat rileva che 26 milioni di uomini e donne sono disoccupati nei 27 Paesi Ue, di cui 19 milioni nell’eurozona, più della popolazione dei Paesi Bassi.

Le differenze si fanno più serie anche fra i paesi europei. Cinque anni fa, nel gennaio del 2008, il tasso di disoccupazione in Italia era di due punti più basso di quello tedesco. Oggi l’Italia supera la Germania di sei punti e mezzo. La Spagna nel 2008 aveva un tasso di disoccupazione di un punto superiore a quello tedesco. Oggi il divario è salito a ventuno punti.

Tra gennaio 2008 e gennaio 2013 il tasso di disoccupazione giovanile è praticamente raddoppiato in Italia, passando da venti a poco meno di quaranta punti percentuali. È quasi triplicato in Spagna, dove muove verso i sessanta punti percentuali. È invece diminuito di quasi quattro punti in Germania, dove la quota dei giovani disoccupati sulle forze di lavoro si colloca oggi sotto l’otto per cento.

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