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Il pilota automatico che salva l’Italia

++ BCE: DRAGHI, TASSI RIDOTTI PERCHE' CRESCITA INDEBOLITA ++«L’Italia prosegue sulla strada delle riforme» indipendentemente dall’esito elettorale. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi secondo il quale il processo di aggiustamento fiscale continuerà come se l’Italia avesse «inserito il pilota automatico».

Come mai il presidente della Bce ha rassicurato i mercati in questo modo, a cosa si è riferito accennando al “pilota automatico”?

Secondo alcuni voleva dire che la banca centrale darà tutta la liquidità necessaria alle banche, che c’è il paracadute dell’Omt (fondo salvastati) e che occorre proseguire nel cammino delle riforme strutturali. Vuol dire anche che la strada sarebbe già segnata dal fiscal compact e dagli impegni assunti con Bruxelles, oltre che dalla legge che obbliga il Governo al pareggio di bilancio.

Secondo altri, Draghi ha potuto rassicurare i mercati perché conosce i numeri dell’Italia: i conti del Bel Paese sono migliorati, a parte il debito pubblico, rispetto a 18 mesi fa.

Il disavanzo del bilancio italiano sarà quasi la metà del 2011: il 2,1% del Pil contro il 3,9%, secondo le previsioni di J. P. Morgan. I dati sono ancora migliori se si guarda all’avanzo primario, ovvero alla differenza fra entrate e spese al netto degli interessi che l’Italia deve pagare sui suoi titoli pubblici.

Il nostro avanzo primario quest’anno sarà pari al 3,3% del Pil, secondo J. P. Morgan, al 3,6%, secondo Credit Suisse. Fra i Paesi del G20, solo l’Arabia saudita degli sceicchi fa meglio di noi.

Un avanzo primario così ampio rassicura gli investitori che vedono allontanarsi la prospettiva di un fallimento dell’Italia. Tanto che al Tesoro si sentono addirittura di verificare la possibilità di emettere titoli a lunga scadenza, a 20 o 30 anni.

A questi dati già buoni, si devono aggiungere gli effetti della riforma delle pensioni del governo Monti.  Secondo la Ue, da qui al 2060, la spesa pensionistica europea crescerà, in media, del 2% l’anno, ma, in Italia, si ridurrà, invece, ogni anno, dello 0,9%.

Insomma: i sacrifici degli italiani sono serviti.

 

 

 

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