Cambio in vetta alla classifica del Girone A di Prima Divisione della Lega Pro. Il deludente pareggio del Lecce nella trasferta con il Portogruaro per 0-0 consente al Trapani di andare in testa alla classifica grazie alla vittoria per 2-1 sul campo del Tritium.
Il risultato non buono ha avuto l’effetto di una bomba in casa giallorossa, dove volano i coltelli. «Se giochiamo in questo modo, altro che sorpassi – dichiara il presidente Savino Tesoro -. Sono molto deluso dal comportamento della squadra. Salvo in pochi, forse il solo Giacomazzi. Non è possibile fare esperimenti tattici sul finire del campionato. Perché far giocare Martinez da terzino? Da centrale si è espresso bene. Tomi? Siamo stati chiari. Per me può anche non giocare più».
Il riferimento alle scelte tecniche di mister Toma è chiaro. L’allenatore ha però confermato il 4-3-3, dopo i buoni risultati, ma i salentini non sono riusciti a rendersi pericolosi. A complicare le cose anche l’espulsione di Tomi per doppia ammonizione. Il Lecce ha sofferto parecchio ma non si è fatto trafiggere dai veneti.
Sul rosso a Tomi l’allenatore salentino non ha dubbi: «Sono arrabbiato perché sul campo abbiamo avuto la sensazione che il secondo giallo per Tomi non ci fosse. È sembrato eccessivo. Il terreno di gioco? Siamo stati penalizzati, anche se siamo stati bravi nelle situazioni di uno contro uno. Nel primo tempo dovevamo essere più cinici e chiudere la partita. Non siamo mai riusciti a concretizzare, abbiamo sbagliato palle importanti ed è subentrato un po’ di timore. Il fuorigioco di Pià mi è sembrato davvero molto dubbio».
«Un risultato deludente. Dovevamo capire da subito – spiega Giacomazzi nel dopo partita – che su questo campo non si poteva giocare troppo da dietro. Avremmo dovuto fare diversamente, servendo il compagno meglio posizionato oppure andare al tiro in porta. Tante volte fraseggiamo sino all’ultimo, quando sarebbe meglio tirare. Mi tengo il punto, visto che potevamo perdere. Ma ora non dobbiamo più sbagliare se vogliamo la B diretta, visto che abbiamo anche una gara in più».
