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La lumaca Italia frena l’Europa

Delicious bulls heart (or heirloom) tomatos with fresh green basilLa bilancia commerciale italiana a febbraio è passata in attivo registrando un avanzo di 1,086 miliardi di euro, da confrontare con un rosso di 1,195 miliardi nell’analogo mese del 2012. In netto calo sia l’export (-2,8% tendenziale) che, in particolare, l’import (-9,6%). Insomma il saldo commerciale migliora ma le buone notizie si fermano qui.  Peggiorano i dati riguardanti l’interscambio con i paesi dell’Ue che non vengono compensati da quelli riguardanti gli alti stati.

Segno meno nell’export con la Germania , il nostro primo partner commerciale. Le vendite italiane verso Berlino si riducono nel mese del 9,7% ma la debolezza del nostro primo mercato di sbocco è la spia di un malessere più ampio che abbraccia l’intera Europa, area per cui il Fondo monetario prevede un 2013 in calo dello 0,3 percento.

Le merci tricolori sul continente sono in frenata ovunque, dalla Spagna al Regno Unito, dalla Francia alla Polonia, portando così il bilancio continentale in rosso del 6,6%, quarta frenata negli ultimi sei mesi: in valore assoluto, verso la zona euro si tratta di un miliardo tondo di ricavi sfumati rispetto allo stesso mese 2012; 1,2 miliardi nella Ue.

Nelle altre aree del mondo e nei Bric’s lo scenario migliora ma la crescita mensile limitata al 2,1% non basta ad arginare la debolezza sul continente europeo, vero nostro mercato domestico dove il Made in Italy segna un meno 2,8% su base annua, -3% rispetto a gennaio.

Unico dato per così dire confortante che ai nostri partner non è andata meglio, anzi. La frenata della nostra economia ha inciso sui volumi delle aziende estere: – 9,6% per le importazioni. Particolarmente colpita la Germania con un -11% delle sue esportazioni in Italia: in calo in particolare le vendite di auto che hanno fatto segnare un evidente tracollo del 31,7%.

 

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