Di invenzioni e costruzioni suggestive e frutto di creatività se ne vedono in ogni angolo del globo: da imperiose e gigantesche abitazioni, tra cui castelli, palazzi e dimore accoglienti costruite attraverso tutti i materiali immaginabili dalla mente umana, fino ad arrivare a miniature perfette, eleganti e raffinate. Ma una casa vera e propria fatta di carta è sicuramente un’invenzione ai limiti del credibile e pensare che ne esiste una in perfette condizioni risalente al lontano 1922 fa pensare che ogni tanto i miracoli hanno come autori anche persone in carne ed ossa. Vediamo nel particolare come è stata creata e chi ha dato vita a questo capolavoro d’arte del tutto inaspettato. Si tratta di Elis F. Stenman, il quale decise di costruire una casa per le vacanze estive nel Massachussets, a Rockport, nel settembre del 1922. La casa fu eretta interamente in carta e oggi può essere visitata pagando solamente 1,50 dollari. La dimora è stata ereditata dalla pronipote del visionario costruttore Stenman, Edna Beaudoin. Arredi di carta ed elementi puramente decorativi riempiono di stupore chiunque la visiti, accompagnato per l’occasione dalla proprietaria. Chi ha la possibilità di visitare quelle zone non può farsi sfuggire una visita a questa stravagante creazione. Le pareti sono formate da diversi e sovrapposti strati di carta di giornale, colla e vernici, alcune delle quali sono a prova d’acqua. Un portico è stato poi aggiunto appositamente a partire dagli anni ’30: insomma un’opera in divenire che ha assunto i contorni di una stupenda casa. Anche la carta esposta alle intemperie, (pioggia, vento e addirittura neve) ha resistito in buone condizioni fino ad oggi, a più di 70 anni dalle ultime modifiche apportate alla dimora. “Dopo che il materiale della parete è stata creato, e mio bisnonno ha iniziato a vivere nella casa, ha dato vita ai mobili. L’arredamento – dice Edna – è fatto di piccoli tronchi di carta. I piccoli rotoli di carta sono forse spessi mezzo pollice e sono tutti tagliati in forme e con intagli differenti grazie al coltello“.