In questi giorni non si fa che parlare di elezioni del prossimo Presidente della Repubblica, una carica che ha assunto nel tempo un ruolo crescente nella politica italiana. Intanto è bene sapere che il Quirinale, il palazzo dove risiede il primo cittadino del Paese, ha un costo di 230 milioni di euro l’anno. Un importo molto elevato nonostante i tagli voluti da Napolitano.
Nel palazzo lavorano oltre 1700 persone e ospita incredibili opere d’arte di ogni tipo disseminate nelle decine e decine di sale che compongono la struttura.
Dal bilancio emerge che i trasferimenti di soldi pubblici al Quirinale non aumentano da anni: si tratta di una dotazione di 228 milioni di euro, pari a quella degli anni 2010, 2011 e 2012. Con i tagli decisi da Napolitano la macchina della presidenza costa 3 milioni in meno rispetto a quanto costava nel 2009.
L’assegno annuale lordo del presidente della Repubblica è attualmente di 239.182 euro, congelato da Napolitano al livello del 2010. Tra le voci più costose del bilancio del Quirinale quella relativa alla tenuta di Castelporziano per la quale c’è uno specifico contributo del ministero dell’Ambiente di mezzo milione di euro. Il suo mantenimento risulta piuttosto oneroso se si pensa che la sola gestione forestale e faunistica comporta una spesa di 120mila euro.
Tra le altre spese del Quirinale emerge che il Colle paga ben 10 milioni di euro di tasse, di cui 9 milioni e mezzo di Irap e 630mila euro di altre imposte. Acqua, luce, gas e tv costano al Quirinale più di 3 milioni di euro. Superano i due milioni e mezzo le spese della voce “consiglieri e consulenti del Presidente della Repubblica”.
Naturalmente parlando di Quirinale bisogna comprendere oltre a Castelporziano anche villa Rosebery a Napoli.