Operazione remuntada fallita, ma di un soffio. Il Lecce vince 2-1 contro il Latina ma non va in finale per un rigore concesso ai padroni di casa.
Antonio Toma, in vista della partita di campionato con il Portogruaro, schiera una squadra imbottita da esordienti: debutto assoluto per Bleve e Fatic, e prima partita in Coppa Italia per D’Ambrosio e Falco. Sono proprio quest’ultimi al 6’ a dar vita all’azione che porta in vantaggio i salentini con gol finale di Filippo.
Dopo il gol il Lecce sfiora il raddoppio, ma è il Latina a scatenare l’assalto ma manca l’appuntamento con il pareggio in due occasioni con Jefferson e poi con Angelilli. Agius e Burrai. Nella ripresa Dramè brucia gli avversari e dopo due minuti insacca per il 2-0. Il Lecce ha ristabilito la parità. Ma i padroni di casa non ci stanno. Ricciardi penetra in area ma Malcore lo tocca: l’arbitro decreta il calcio di rigore che Jefferson trasforma.
Il gol non è il solo evento che complica la rimonta del Lecce: ci si mette anche il direttore di gara Sacchi che valuta severamente un intervento di Malcore, ancora lui, che viene espulso. Mister Toma non si arrende e gioca le sue carte: inserisce prima Jeda e poi Memushaj ma la porta del Latina rimane immacolata. Il risultato rimane immutato con passaggio dei nerazzurri in finale di Coppa Italia.
Poco equilibrate le parole a fine gara di Toma che si scaglia contro la direzione di Sacchi: «Ci sarebbe qualcuno che merita due in pagella, sapete a chi mi riferisco. Nell’episodio che ha visto Malcore espulso, l’arbitro non si è comportato bene. Mi spiace molto, visto che lo ritengo un ottimo direttore di gara. Sulla partita c’è poco da dire. Abbiamo fatto benissimo e meritavamo la finale».