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Lecce cancella la casta dei pass gratuiti

pass_ lecceLa ventata anti casta arriva anche nel Salento. Inizia la città di Lecce che da lunedì ha cancellato i 500 parcheggi gratuiti concessi a consiglieri, assessori, confraternite religiose, associazioni, enti e istituzioni locali.

Soddisfatto della decisione l’assessore alla Mobilità Luca Pasqualini che invita gli ex privilegiati a usare i mezzi pubblici: «Usarli è sempre auspicabile – chiosa l’assessore – anche se resta una scelta personale. Io ho dato un indirizzo, sta a ciascuno degli amministratori decidere come comportarsi».

Il provvedimento arriva dopo mesi di polemiche scoppiate dopo una segnalazione del Codacons. È emerso in particolare che i 500 pass non avevano dei titolari specifici con un uso generalizzato dei posteggi gratis sulle strisce blu. Nessun nome o targa veniva indicato: in pratica era una tessera al portatore che chiunque poteva utilizzare alle spalle dei cittadini. Un evidente sviamento dalle sue finalità.

Questa la prima obiezione, la minore. La cosa più grave è che dagli uffici comunali è filtrato uno studio che quantifica un grave danno economico per la Sgm, la partecipata municipale che gestisce i parcheggi a pagamento. L’ammanco stimato sarebbe di mezzo milione ogni anno. Se si pensa che i pass sono stati rilasciati nel 2009, ad oggi il danno potrebbe essere di almeno 1,5 milioni. C’è però chi quantifica una perdita di oltre 2 milioni. Non poca cosa in tempi di ristrettezze economiche, con tagli ai servizi e aumenti delle tariffe.

La minaccia del Codacons di ricorrere alla Corte dei Conti ha dato un’accelerata al ritiro in toto dei pass. Il provvedimento è giunto rapido, con la firma di Maurizio Guido, il dirigente del settore Trasporti e Mobilità del Comune di Lecce.

 

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