Basta un soffio di vento per produrre energia pulita e con un rendimento del 10% in più rispetto alle fonti rinnovabili eoliche tradizionali: è la sfida che parte dalla Puglia, da Lecce, dal Centro di Nanotecnologie biomolecolari dell’Istituto italiano di tecnologia (Iit). È qui che è stata messa a punto la nuova invenzione: una sorta di tappeto flessibile, una “pelle” composta di micro foglioline piezoelettriche adattabile a qualunque tipo di superficie, semplice e conveniente. Le sue applicazioni hanno già suscitato l’attenzione di alcuni investitori. Queste foglioline, infatti, possono essere integrate in qualsiasi ambiente e architettura, sfruttando così turbolenze, flussi e movimenti di fluidi. E in prospettiva anche all’interno del corpo umano, sfruttando ad esempio il battito cardiaco, per trasformare l’energia meccanica in elettrica, per allungare la durata di pace-maker e di futuri dispositivi impiantabili.
R.I. Fonte Il Sole 24 Ore