(Quando Renzi non rappresenta più solo la sinistra)
Ora che finalmente le elezioni europee sono passate, i toni da campagna elettorale smussati e il tempo ha dato modo di elaborare le ricadute del risultato è giunto il momento di tirare le somme, capendo cosa è mutato e quale messaggio abbiamo voluto dare ai nostri vicini europei.
Per l’Italia queste elezioni rappresentavano una doppia sfida, da un lato un opposizione pronta a chiedere nuove elezioni immediate, dall’altra un governo in carica guidato da Matteo, alla ricerca di una legittimazione popolare che apponesse il suo sigillo ad un governo salito in carica tramite strade tortuose e non convenzionali.
Da subito è stato chiaro che i due grandi contendenti erano da ricercarsi nel PD e nel movimento 5 stelle, attraversando la destra, rappresentata da Forza Italia una fase di transizione e rinnovamento.
L’ulteriore anomalia delle elezioni era rappresentata dai contendenti, due entità che volevano farsi portatori di rinnovamento e cambiamento ma con filosofie contrastanti;
i 5 stelle con le loro proposte tecno ambientaliste (in verità non sempre chiare e costruttive), no euro no nato dal sapore autarchico;
il PD con il suo volto giovane, portatore di un messaggio di aggregazione, favorevole all’Euro e alla politica di austerity ma riveduta e corretta.
Non smetterò mai di ripetere come il nostro paese sappia stupire, davanti alla crisi economica, davanti alla disoccupazione incalzante, la dove altri paesi hanno visto avanzare partiti e movimenti di area euro-scettica (come i 5 stelle), i nostri concittadini hanno dato un chiaro segnale di fiducia all’Europa e a Renzi, con un risultato unico nella storia repubblicana, pari al 42%.
Ritengo che un Europa frammentata non sarà in grado di affrontare gli altri colossi mondiali, pensiamo alla concorrenza Russa, Cinese, Indiana, Americana.
I sacrifici che stiamo portando avanti serviranno per creare una forte potenza economica Europea, armonizzando le nostre economie e colmando i peccati economici del passato potremmo porre solide fondamenta per il futuro, sfide che il nostro paese non può e non deve affrontare in solitaria.
(sarebbe come pensare che il Texas o il Rajasthan si presentassero soli nel panorama mondiale).
Forti nel nostro ruolo importante assunto a livello Europeo (siamo il secondo paese pro-Euro come risultato delle consultazioni) dovremmo far sentire la nostra voce per una politica monetaria rigorosa ma non disumanizzata.
Una austerity moderata che sappia mettere il cittadino al centro dell’obbiettivo; perché solo cosi una comunità può prosperare; cadendo in logiche meramente economiche tutto diventa futile, rischiando di perdere il fine ultimo di ogni stato; Il benessere dei suoi cittadini.
L’unico messaggio da dare a seguito dei risultati elettorali è Forza Matteo, indifferentemente dalla nostra ideologia, solo un governo con una larga maggioranza saprà affrontare le difficili sfide che ci attendono, e noi siamo e saremmo sempre pro-Italia mai contro indifferentemente dal nostro schieramento politico.
Matteo Corna