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Pantone 2035

Il patrimonio di Valentino Garavani è tutto in quel rosso diventato un marchio: Il Rosso Valentino. Si tratta di un mix incredibilmente riuscito di tre tonalità, carminio, porpora e rosso di cadmio, a cui diede il suo nome, e che divenne uno dei pilastri della sua moda fino ai nostri giorni.

Ma da dove arriva l’intuizione?

A folgorarlo in età giovanile fu, durante la rappresentazione di un’Opera a Barcellona non lo spettacolo ma la visione di un’anziana signora dai capelli bianchi nel pubblico vestita con un abito di velluto rosso. Immediatamente ignaro dell’accaduto, quella donna anticonformista e molto bella sarà artefice per sempre dello stile Valentino.

Una moda pensata davvero per esaltare la donna ma sempre con grazia

Gli Anni Sessanta videro le donne di Valentino vestite di lunghi abiti a trapezio, fiori e fiocchi in tessuto che generavano volumi inaspettati ed eleganti e drappeggi.

Gli Anni Settanta, invece, con il loro clima di contestazione si manifestavano perfettamente nei bruschi tagli a ghigliottina degli abiti.

Gli Anni Ottanta, infine, videro protagonista una donna in carriera con la sua silhouette a “T” con le spalle dei tailleurs importanti, arricciate o imbottite.

Una sola costante nell’evolversi della sua proposta di stile: il suo rosso.

Forse esisteva anche prima, ma lui l’ha esibito al mondo con classe e originalità, rendendolo la firma inconfondibile di uno stile unico ed irripetibile.

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