Resta ancora alto l’indebitamento delle famiglie in Puglia. Ammonta a 7 miliardi e 259 milioni il giro di affari del credito al consumo erogato ai pugliesi secondo una stima del Centro Studi della Confartigianato regionale.
Anche questo dato così elevato è l’effetto della crisi: negli ultimi anni i pugliesi si sono indebitati in misura crescente ricorrendo ai debiti per acquistare beni durevoli (elettrodomestici) o servizi personali (vacanze).
La provincia più indebitata è Bari con un monte crediti pari a un totale di 2 miliardi 281 milioni divisi quasi equamente fra banche e altri intermediari finanziari. Dopo Bari, Lecce è la provincia dove si concede più credito. Nel Salento, il credito al consumo raggiunge 1 miliardo 426 milioni, il 19,6 per cento del dato complessivo pugliese.
Sul gradino più basso del podio si colloca invece Taranto, dove il credito al consumo rappresenta il 17,4 per cento del totale regionale per un ammontare di 1 miliardo 262 milioni.
Da settembre 2011 a settembre 2012, il credito al consumo è comunque diminuito del 2,6 per cento, segno inequivocabile di un inasprimento della crisi economica. Dal 2009, dopo anni di crescita, il credito al consumo ha “rallentato” a causa degli effetti della recessione globale. Da allora, il ritmo è altalenante: trimestri positivi si alternano a trimestri negativi. La flessione maggiore si registra in provincia di Foggia (-4,7 per cento), seguita da Bari (-3,3 per cento). La flessione minore si registra a Lecce (-0,5 per cento).
I finanziamenti chiesti dai pugliesi sono serviti per l’acquisto di cellulari, smartphone, tablet e pc portatili. Ma anche per prodotti più tradizionali come gli elettrodomestici per la casa (lavatrici, frigoriferi e tv) ma anche fotocamere e videocamere. Crollo invece per auto, moto e mobili per la casa.
Per le spese importanti, insomma, i pugliesi hanno deciso di rimandare a tempi migliori.