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Taglio dei tribunali, verso il rinvio?

tribunaliEliminare gli sprechi e tagliare le spese inutili. A parole sono tutti d’accordo ma passare dalle parole ai fatti non è facile. Chi ha dato subito un segnale forte sono i neo presidenti delle Camere Grasso e Boldrini che hanno ingaggiato una gara nel ridurre spese e indennità. Risultato: Grasso e Boldrini hanno deciso di dimezzare stipendio e scorta. Hanno rinunciato anche all’appartamento di servizio.

Nella giustizia i tagli sembrano procedere meno speditamente. L’accorpamento dei piccoli tribunali che fine ha fatto? Tutto sembra bloccato. Il governo Monti ha disposto, dopo alcuni aggiustamenti, la soppressione di 31 tribunali e 31 procure.

L’iter si è arenato sulla definizione delle nuove piante organiche dei magistrati. Un provvedimento che spetta al ministro della Giustizia ma che deve ottenere il parere obbligatorio, ma non vincolante, del Csm. Il ministro Severino aveva pronto un piano, ma si temeva che venisse bocciato dall’organismo di autogoverno dei magistrati. Lo ha ritirato per proporne uno nuovo.

È passato un mese, ma a Palazzo dei Marescialli, sede del Csm, non è arrivato nulla. Il termine per la sua presentazione è ampiamente scaduto il 31 dicembre 2012 e si restringe pericolosamente il tempo che resta prima della data fissata per l’operatività della nuova geografia giudiziaria, il 13 settembre 2013.

La bozza della nuova proposta ministeriale è già stata messa a punto dagli uffici tecnici di via Arenula e consegnata al ministro la settimana scorsa.

La riforma ha scatenato resistenze da più parti: politiche, corporative e localistiche mai sopite. Tant’è che contro di essa ci sono state e ci sono proteste e pressioni e sono state sollevate anche questioni di legittimità costituzionale, che la Consulta ha deciso di affrontare a ottobre, un mese dopo la teorica data di operatività della nuova geografia giudiziaria.

Sento odore di rinvio della riforma.

 

 

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