Dopo la sconfitta con il Trapani, si riflette ancora in casa Lecce. A parlare diffusamente questa volta è un pezzo da novanta della dirigenza, l’ad Antonio Tesoro che ha rilasciato una lunga intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia.
«Sono preoccupato fin dall’inizio della stagione – confessa il dirigente giallorosso -. Il campionato è cominciato con la convinzione generale che il Lecce dovesse ritornare in serie B a mani basse. Conoscendo la Lega Pro, so bene che la realtà è ben diversa. Non nascondo che la preoccupazione è aumentata dopo aver visto all’opera la squadra contro i siciliani: non capisco come sia possibile giocare con la paura addosso e senza personalità in un periodo positivo».
Secondo Tesoro, i problemi non sono solo di tenuta nervosa, c’è anche un aspetto tecnico da prendere in considerazione. L’ad azzarda poi una critica non tanto velata a Toma: «Il mister è libero di giocare con tre difensori oppure con tre centrocampisti a condizione però che in campo ci sia il giusto equilibrio e soprattutto gli uomini giusti. Se ci si rende conto – conclude il dirigente salentino – che le cose non vanno per il verso giusto allora è doveroso cambiare».
L’invito di Tesoro è di «badare al sodo e di pensare di portare a casa i tre punti anche vincendo soltanto 1-0. Poi, quando non si riesce a vincere una partita allora è sempre meglio non perderla».
La dirigenza rimane comunque ottimista, sicura che la reazione della squadra ci sarà e che avrà il sostegno dei tifosi: «Ho visto nel gruppo una voglia matta di tornare in campo per riprendere la corsa interrotta bruscamente contro il Trapani. Sarà dura però sono ottimista: il Lecce, con l’aiuto dei suoi impagabili tifosi che non finirò mai di ringraziare per la passione con la quale ci seguono in casa e in trasferta, taglierà per primo il traguardo della promozione nel campionato cadetto».
