Dopo l’Internet delle cose, è il momento dell’Internet of Underwater Things. Ovvero le connessioni ultrarapide sott’acqua. Nasce al dipartimento d’ informatica dell’università La Sapienza di Roma un nuova spin off, specializzato proprio in tecnologie per la comunicazione sott’acqua. Il wi-fi sott’acqua per intenderci. Che permetterà di chattare ed inviare foto e video anche in apnea (al momento è possibile solo scattare e girare filmati).
In pratica, i nodi sensori messi a punto sono in grado di trasmettere informazioni sullo stato dei mari, senza utilizzare i cavi che danneggiano l’habitat marino. Addio al cavo!!!
R. I. Fonte: Corriere della sera